Il razzismo non esiste solo in caso di diverso colore della pelle!

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Parto dall’articolo postato qua sopra. Fatto avvenuto il 21 febbraio in Sicilia. Vergogna allo stato puro!

Si parla tanto di razzismo, ma questa è l’ennesima prova che esiste non solo riguardo al colore della pelle ed all’orientamento sessuale, ma anche in cose più banali, in fattori che influenzano la vita di ogni giorno. L’alimentazione.

In un mondo dove c’è gente che in certe zone muore di fame, ci sono persone tanto ignoranti da creare discriminazioni su chi ha intolleranze alimentari ed è una cosa veramente inammissibile!

Si parla dei progetti nelle scuole per far conoscere l’alimentazione di un celiaco a tutti i bambini e poi da parte di adulti ed esseri che si reputa dotati di una certa maturità ed intelligenza, si manifestano certe dimostrazioni di ignoranza e maleducazione.

Pensavo di aver “toccato il fondo” quando anche a me è capitato che gente operante nel settore della ristorazione con viso stralunato mi chiedeva “cosa vuol dire celiaco?”, ma a quanto pare c’è anche di peggio. Con che coraggio, faccia tosta o cattiveria una persona può chiedere ad un celiaco di andare via dal proprio locale? Quale colpa avrà mai? Il fatto che entrando li dentro può solo spendere pochi spiccioli per un cappuccino non gli da la stessa dignità e gli stessi diritti di chi consuma un’intera torta?

La persona discriminata doveva guardar gli altri che mangiavano e bevevano? Per esperienza personale sono due situazioni non piacevoli entrambe perché guardar gli altri mangiare è fastidioso. Tirar fuori un proprio snack lo è, ma un po’ meno, non è una colpa essere celiaci, ma in questi contesti già è un “fastidio” non poter mangiare tranquillamente tutto come le altre persone, se poi ci sono individui che sventolano la diversità e ti fanno sentire in difetto per questo è ancora peggio.

Nel 2015 questo fatto ci dovrebbe far riflettere. In un bar non si vuole che accadano certe cose? Allora perché non provano ad attuare un paio di semplici accorgimenti per evitare che la persona tiri fuori lo snack di tasca? In commercio ci sono centinaia di snack gluten free, basterebbe semplicemente averne due o tre tipi a disposizione sul bancone, confezionati ad uno ad uno, hanno scadenze lunghe e sicuramente si guadagnerebbe uno spicchio di clientela in più. Da quando sono celiaca non ho più fatto una colazione al bar, se ce ne fosse uno con anche solo un tipo di merendina senza glutine ci andrei molto volentieri, cosa che ora non faccio perché che colazione è se bevo e basta una tazza di the, un cappuccino o un succo di frutta?

Non si chiede un pranzo nuziale e nemmeno lo snack, ma almeno il rispetto! Rispetto per tutti alla stessa maniera. Un celiaco non è un terrorista da cacciar fuori da un negozio, non è un virus letale, è una semplice intolleranza ad un alimento purtroppo presente in una gran quantità di alimenti.

Spero vivamente di non leggere nuovamente fatti come questo, ma che questa situazione apra ancora di più le porte ad un prossimo miglioramento nel campo della ristorazione riguardo alle intolleranze alimentari.

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