Nima – Il sensore capace di rilevare la presenza di glutine nei cibi

La rivista Time l’ha definita una tra le migliori 25 invenzioni del 2015 e pare sarà acquistabile già dall’anno in corso. Di cosa vi sto parlando? Di un oggetto portatile capace di scovare la presenza di glutine, anche in minime quantità, nei cibi.
 
L’idea originaria nasce dall’intuizione di una biochimica italiana ora emigrata negli USA ed è stata sviluppata da 6SensorLabs di San Francisco.
 
Il meccanismo di funzionamento di questo strumento è molto semplice e richiede soltanto 2 minuti. Il Nima è fornito con delle capsule nelle quali deve essere inserito il campione di cibo da analizzare per poi passare alla verifica mediante il dispositivo. 
 
 
Trascorsi due minuti sul display apparirà una faccina che ride nel caso in cui l’alimento sia realmente gluten free, mentre se verrà rilevato glutine apparirà una faccina triste. 
Il sensore è in grado di rilevare la presenza di 20ppm di glutine nell’alimento, valore di riferimento sopra la cui soglia un prodotto non può essere considerato gluten free anche nell’industria alimentare.
 
 
Altro particolare interessante sarà la possibilità di condividere il risultato dell’analisi mediante un’apposita app nella quale verranno condivisi i dati raccolti dai vari utenti in merito a eventuali ristoranti e cibi effettivamente sicuri o da evitare.
 
Al momento il kit base, che comprende lo strumento e 3 capsule di analisi, si può preordinare online sul sito ufficiale https://nimasensor.com/ ed il costo di listino si aggira attorno ai 230,00 euro, mentre se si sceglie la soluzione con 12 capsule aggiuntive (per un totale di 15 capsule) si sale a 280,00 euro. In data odierna il sensore risulta però in offerta (non so per quanti giorni ancora) a 185,00 euro per il kit base e 230,00 euro per quello completo.

Questa invenzione può essere decisamente utile ai celiaci ed intolleranti al glutine soprattutto fuori casa, principalmente a coloro che si trovano a viaggiare spesso. Il prezzo non è certo da sottovalutare, ma ci troviamo di fronte ad un’invenzione decisamente rivoluzionaria in questo campo, uno strumento portatile in grado di fornirci un risultato immediato, credo sia quindi giustificabile.
 
Questa tecnologia è utile e probabilmente in un futuro non poi molto lontano verrà sviluppata per creare sensori in grado di scovare anche altri allergeni come ad esempio lattosio, nichel o frutta secca.
 
Monica

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