Risotto con formaggio Bitto e Nergi
Lo conoscete il baby kiwi Nergi? Dall’aspetto identico a quello del kiwi, ma dalle dimensioni di un’oliva e con un sapore simile a quello dei lamponi: ecco di cosa stiamo parlando oggi, e non si tratta di un frutto OGM, anzi, ma di un superfrutto! Originario dell’Asia e nato dall’incontro di piante appartenenti alla famiglia delle Actinidia Arguta, viene coltivato secondo le regole dell’agricoltura sostenibile e biologica.
Le piante, che si distinguono in maschio e femmina, fioriscono in primavera riempiendosi di profumati fiori bianchi, dopodiché durante l’estate i frutti crescono a grappoli e vengono poi raccolti a mano tra fine agosto ed i primi di settembre. E’ possibile trovarlo perciò in commercio tra settembre e novembre. La polpa di questi frutti, strutturalmente uguali al classico kiwi, può assumere una colorazione tendente al rosato essendo influenzata dal tipo di suolo e dalle condizioni climatiche con le quali si è sviluppato.
In Italia la coltivazione dei Nergi avviene quasi esclusivamente in Piemonte, nella zona pedemontana del Cuneese.
Una caratteristica che colpisce di questo piccolo frutto sono sicuramente le sue proprietà nutritive che lo fanno rientrare nella categoria dei superfrutti. In primis è un vero e proprio concentrato di vitamina C, si calcola infatti che in 100 grammi (circa 10 baby kiwi) siano contenuti ben 52,5 mg di questo potente alleato per il sistema immunitario, addirittura di più che nell’arancio (dove 100 grammi ne contengono 39,7 mg).
Oltre alla vitamina C è presente un contenuto considerevole di vitamina E, potassio, calcio, magnesio (che lo rendono nemico dello stress), fosforo e fibre. Nergi inoltre è un frutto ipocalorico, ovvero contiene un basso contenuto calorico, pertanto adatto anche a soggetti particolarmente attenti alla linea. Adatto a coloro che soffrono di intestino pigro, alleato contro le malattie cardiovascolari, del diabete di tipo 2 e dei tumori all’apparato digestivo. Perfetto quindi per grandi, bambini, anziani ed anche per sportivi, consumarlo prima dell’allenamento darà un pieno di energia al nostro corpo.
Grazie alla collaborazione con Nergi partecipo ai progetti #NERGIFOOD e #ILNERGIDELLADOMENICA e questa è la prima delle 4 ricette che realizzerò con questo piccolo grande superfrutto.
Si tratta di un risotto, pertanto un primo piatto salato. L’accostamento di sapori tra il Nergi ed il formaggio Bitto a media stagionatura rendono questo piatto unico nel suo genere. La preparazione non richiede particolari difficoltà e se vogliamo stupire in meno di 30 minuti otterremo un risotto veramente originale.
Ingredienti (per 2 persone):
200gr. di riso carnaroli
4/5 Nergi (ed uno per piatto da utilizzare come decorazione)
100gr. di formaggio Bitto media stagionatura
1/2 scalogno
1/2 bicchiere di vino bianco
Brodo vegetale q.b. (Carota, cipolla, sedano, sale)
Olio extravergine d’oliva q.b.
Pepe q.b.
Procedimento:
Prima di tutto preparate il brodo vegetale con cipolla, sedano, carota ed un pizzico di sale, che vi servirà poi per cucinare il vostro risotto. Quando sarà pronto in una casseruola versate l’olio con lo scalogno tritato finemente e fate soffriggere.
Aggiungete il riso e fatelo tostare, dopodiché sfumate con il vino bianco, quando quest’ultimo sarà evaporato aggiungete il brodo vegetale continuando a mescolare.
Preparate a questo punto i vostri Nergi tagliati a rondelle e a circa metà cottura aggiungeteli al risotto continuando a sfumare con il brodo. Giunti a cottura spegnete il fuoco ed aggiungete il formaggio Bitto che avrete precedentemente tagliato a tocchetti, coprite la pentola e lasciate riposare un paio di minuti, dopodiché mescolate il tutto fin quando il vostro risotto non risulterà bello cremoso. Aggiustate se necessario con sale ed un pizzico di pepe ed impiattate aggiungendo per ogni piatto qualche rondella di Nergi e qualche scaglia di formaggio.