Celiachia e gravidanza
Celiachia e gravidanza: un binomio che suscita molte domande, aspettative, sogni, desideri, felicità e che, per mia fortuna, sto vivendo in questo preciso istante della mia vita e ho deciso di condividerlo con voi.
Chi mi conosce e mi segue da tempo sa che il mio blog parla prima di tutto di me, attraverso i piatti che cucino e le esperienze che vivo, sempre legate al mondo dell’alimentazione. Per questa ragione anche la gravidanza entrerà a far parte del mio percorso perché inevitabilmente condizionerà la mia vita nei prossimi mesi e poi ancora dopo, negli anni che seguiranno.
Celiachia e gravidanza, un argomento su cui molte donne sono dubbiose o per il quale cercano risposte e che spero di riuscire a darvi in questo post.
Una donna celiaca può restare incinta?
La risposta è assolutamente si. La celiachia, se curata correttamente, non crea problemi alla gravidanza in se stessa.
Il problema è quando invece una donna non sa di essere celiaca e desidera una gravidanza. In questo caso possono sorgere problemi in quanto la malattia non diagnosticata potrebbe portare ad infertilità, aborti spontanei o malattie legate al malassorbimento dei nutrienti. Per quanto riguarda gli aborti il problema è infatti legato agli anticorpi “impazziti” che potrebbero attaccare la placenta in quanto considerata estranea; per il malassorbimento invece si potrebbero avere gravi carenze di ferro, calcio e folati.
Se al contrario una donna è consapevole del suo problema e segue rigidamente una dieta priva di glutine, avrà lo stesso rischio di incorrere in problematiche che ha una qualunque altra futura mamma.
Una donna incinta come affronta la gravidanza?
Se ci si trova di fronte ad una gravidanza “normale”, ovvero senza complicazioni, la vive come ogni altra futura mamma. Alcune problematiche saranno le medesime, quali ad esempio le nausee gravidiche (delle quali fortunatamente non ho sofferto), piuttosto che stanchezza cronica, ed altri lievi fastidi, non riconducibili però alla celiachia.
Un fattore invece al quale prestare sempre moltissima attenzione è l’alimentazione, evitando e facendo ancor più attenzione a eventuali contaminazioni, il cui effetto potrebbe risultare più difficoltoso da smaltire.
Dieta senza glutine in gravidanza
Quando si parla di celiachia e gravidanza, il discorso dieta senza glutine è importantissimo. Se già nel corso della vita un celiaco non deve mai sgarrare e prestare attenzione alle contaminazioni, in gravidanza è necessario essere rigorosi e evitare anche in questo caso ogni possibile fonte di rischio.
La dieta da seguire, oltre che priva di glutine, è ovviamente è quella tipica di ogni gravidanza e, soprattutto per chi non ha mai contratto la toxoplasmosi, come me, prestar attenzione a cibi crudi e poco cotti. Per quanto riguarda le verdure crude è infatti indispensabile lavarle benissimo, rimuovendo ogni residuo di terra. Solitamente si suggerisce il lavaggio con bicarbonato o Amuchina, che però pur essendo disinfettanti non sono infallibili per uccidere il batterio. Questo non significa rinunciare ad un bel piatto di insalata, armatevi di tanta pazienza, lavate tutto bene e parecchie volte. Mi è stato suggerito, in particolare per l’insalata, di pulire foglia per foglia con una spugna e di mettere a bagno le foglie intere con bicarbonato o Amuchina, cambiando spesso l’acqua e facendo parecchi lavaggi, tagliandola solo alla fine perché in questa maniera vi sarà una minor dispersione di sostanze nutritive. In ultimo sciacquatela sempre con un paio di lavaggi da una decina di minuti con acqua fredda corrente.
Tornando agli alimenti crudi, le uova devono essere pastorizzate se si desidera consumarle senza cottura. Carne e pesce al contrario dovrebbero essere rigorosamente ben cotti, perciò per 9 mesi dimenticate sushi, tartare e carne al sangue. Molte persone evitano pancetta, speck e salumi crudi in generale, ma non è necessario, o meglio, se desiderato un sugo con la pancetta, o un risotto con lo speck, potrete consumarli in quanto cotti, dato che il batterio della toxoplasmosi muore a temperature comprese tra i 60 e 70° C. Al contrario se sognate un panino con salame o bresaola, anche in questo caso, per 9 mesi portate pazienza e fatevene portare uno in ospedale subito dopo la nascita del piccolino. In alternativa però è possibile consumare affettati crudi purché surgelati in precedenza, ovvero, acquistare salame, prosciutto crudo o quello che più desiderate, lo congelate in freezer e la mattina in cui desiderate consumarlo lo fate scongelare a temperatura ambiente. Questo perché il batterio della toxoplasmosi non solo muore a certe temperature alte, ma anche a quelle molto rigide.
Per quanto riguarda alcuni alimenti considerati dannosi, vengono sconsigliati i molluschi, quindi cozze, lupini e vongole, ma anche i crostacei in quanto tendono a provocare con più frequenza reazioni allergiche.
Un ultimo fattore importante nella dieta da seguire in gravidanza, è la scelta di alimenti sani, evitate di abbuffarvi eccessivamente fuori pasto, preferite merende a base di frutta, ben lavata e, se vi rende più sicure, rimuovendo la buccia (io faccio così). La sola frutta sconsigliata sono lamponi, more e mirtilli perché difficoltosi da pulire completamente (a meno che non li impieghiate cotti). Seguite sempre una dieta bilanciata, con verdure, proteine e carboidrati, l’importante è mangiare ciò che si desidera e soprattutto non sforzarsi perché il nostro corpo cambia in questo periodo e spesso alimenti prima molto amati ora sono proprio quelli che ci creano maggior fastidio. Un esempio? Se mangio carne di pollo o tacchino, seppur leggera, non la digerisco, e il cioccolato non mi stuzzica per nulla.
Un ultimo appunto relativo alla glicemia in gravidanza. Questa è da tenere sotto controllo, sia che si soffra di celiachia, ma anche per chi non ha questo problema. Le farine prive di glutine, riso e mais in primis, sono molto ricche di zuccheri, pertanto meglio consumarle limitatamente alla sera, oppure optare per quelle integrali, ovviamente senza glutine, oppure quinoa, teff e similari che non alzano molto l’indice glicemico. Inoltre evitate le miscele di farine pronte e prodotti da forno industriali, ricchissimi di amido e anch’essi dannosi per l’indice glicemico del nostro corpo.
Integratori: sono indispensabili?
Celiachia e gravidanza: integratori e loro importanza. Indipendentemente dal morbo celiaco o meno, una donna incinta ha l’esigenza di assumere integratori, in primis l’acido folico se non già da prima del concepimento, subito dopo la scoperta di essere in dolce attesa. Questo infatti è indispensabile per il feto perché non sviluppi problematiche legate alla spina bifida.
Nel corso della gestazione si potrebbero verificare cali di alcune vitamine, per esempio la D e la B che già noi affetti di celiachia siamo più soggetti ad avere basse, ma che in questo periodo diventano scarse un pò per tutti. Del resto abbiamo un piccolo essere umano completo che sta crescendo dentro di noi e giustamente necessità di un sacco di nutrienti. Medesimo discorso vale per il ferro che spesso, nonostante l’alimentazione, non raggiunge livelli ottimali.
Esistono in commercio molti integratori per questo periodo, che possono aiutare anche ad alleviare la stanchezza cronica. Io sto assumendo Multicentrum mamma con DHA dalla 15esima settimana, mentre prima assumevo soltanto acido folico. Questo integratore è senza glutine e contiene anche acido folico. Fatevi consigliare dalla vostra ginecologa, ma ricordate sempre che gli integratori, trattandosi di prodotti a rischio, dovranno riportare la dicitura “senza glutine” o la spiga barrata.
Celiachia e allattamento al seno
Una donna celiaca può allattare al seno, ma, secondo le statistiche, pare che le stesse siano meno predisposte alla produzione di latte e che quindi non ne abbiano a sufficienza, oppure debbano smettere molto prima rispetto a quelle che non presentano questa malattia.
Celiachia e gravidanza: il mio bambino sarà celiaco?
Questo aspetto purtroppo lo si vedrà solo col tempo, non potremo saperlo con anticipo, ma è bene tener in considerazione che i bambini nati da mamme affette da celiachia hanno una probabilità maggiore di contrarre questa patologia.
Questo è il primo post dedicato alla celiachia e gravidanza, al quale ne seguiranno poi altri. Mi piacerebbe avere le vostre opinioni, conoscere i vostri dubbi, pareri e quesiti per approfondire ulteriormente il discorso. Scrivetemi, anche in privato, alla mail info@monicaskitchen.it e sarò ben lieta di dedicare altro spazio all’argomento o integrare questo articolo con altre domande che reputate utili.